giovedì 30 agosto 2012

Europa, avanti!

Nuovi (ma in realtà vecchi) pericolosi miti si affacciano all'orizzonte:
qualche tempo fa imperversava sui social network l'intervento al parlamento europeo di quel nazista conclamato di Nigel Farage, un personaggio che definire disgustoso è poco, e i suoi nuovi improvvisati fan lo esaltavano come salvatore delle patrie.
Ora vedo circolare un'immagine di Milton Friedman, un ultraliberista da pelle d'oca, amico e consigliere economico di quel criminale di Pinochet, uno le cui tesi fanno impallidire (praticamente l'esaltazione dell'evasione fiscale e del capitalismo selvaggio) e dal passato quantomeno imbarazzante.
Questa è la dimostrazione che la becera destra reazionaria sta facendo leva sul malcontento avventandosi sulle carcasse come fanno gli sciacalli.
Come negli anni '20 e '30 del secolo scorso, anche oggi in Europa, sulle macerie di un sistema al collasso si avventano coloro che si nutrono di carogne.
L'Europa è in crisi perchè non riesce a darsi un assetto politico vero e completo, dilaniata dai piccoli interessi di bottega e dominata dalla finanza e dalle sue speculazioni; e intanto gli sciacalli banchettano sulla sua carcassa.
Se l'Europa vuole scongiurare il rischio di un ritorno ad un passato nefasto, se vuole liberarsi davvero del virus fascista, se non vuole piombare nella tenebra che ha già conosciuto, allora deve affrettarsi a cambiare rotta e darsi un vero assetto federale, un vero governo politico e un vero parlamento.
Un ruolo importante in questo percorso, come in passato, spetta ai partiti che fanno parte della tradizione socialista, in modo da rendere la casa comune europea un esempio avanzato di diritti e garanzie.
Il tempo stringe. Avanti!